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WEB-DONNA.IT - Angela Bonora: Nuovi timori sulla sicurezza di cibi modificati
Nuovi timori sulla sicurezza di cibi modificati
In due articoli precedenti abbiamo iniziato a parlare di cibi modificati, di additivi, di conservanti, prima riportando uno scritto critico e ameno, poi un po’ più seri abbiamo fatto, con Angelamaria, un discorso più approfondito, ora completiamo il discorso con una considerazione preoccupata che ci arriva tramite una notizia reperita su un giornale Inglese (Evening News)[1].
“Esperti hanno lanciato un grido d’allarme circa la sicurezza a lungo termine di cibi modificati. Dicono che ci siano dubbi su come questi cibi possano interagire con i medicinali. Gli scienziati temono che oggi non ci siano sufficienti conoscenze circa la sicurezza a lungo termine dei cibi modificati, che proclamano di essere buoni per il vostro cuore.
Yoghurts considerati buoni per il vostro cuore e margarine che dicono utili per diminuire la colesterolomia sono tra i cosiddetti “cibi funzionali” evidenziati da esperti. Mentre non ci sono dati che dimostrino che tali cibi procurino danni, poco però è conosciuto circa la loro sicurezza a lungo termine o come essi interagiscano con i medicinali.
Scrivendo sul British Medical Journal, gli esperti dell’Utrecht Institute per le Scienze Farmaceutiche Olandese hanno messo in evidenza che il mercato delle bevande salutari è uno di quelli che crescono più in fretta in Inghilterra (ndt. e nel mondo) con un giro d’affari di 316 milioni di sterline nel 2005. Essi aggiungono: “ Sebbene qualche cibo funzionale possa avere effetti benefici sui fattori di rischio per diverse condizioni croniche e minacciose per la vita, non ci sono prove che attaccando questi fattori di rischio con cibi particolari sia un bene per la salute in generale, sulla popolazione in vita." “ La loro principale attrattiva può essere particolarmente quella di preoccupare i consumatori; molto poco è ancora conosciuto di come i cibi interferiscano con le medicine indicate per curare le stesse patologie.”
Gli autori danno un esempio di come i prodotti, come le margarine che aiutano ad abbassare il colesterolo”cattivo”, potrebbero interagire con i medicinali che vengono già assunti sotto controllo medico per aiutarli a diminuire il loro colesterolo. Gli esperti dicono che tali cibi “ sono indicati per le persone con colesterolo lievemente innalzato e che non assumono già medicine per diminuirlo. Le persone in genere non conoscono spesso i valori del loro colesterolo. I prodotti arricchiti possono, tuttavia, essere assunti soltanto da quelli che hanno un aumento sostanziale e quindi noto. Lo stesso si può dire per i cibi arricchiti e considerati validi come una più alta patologia cardiovascolare, che conseguentemente cresce il potenziale per una interazione con le medicine cardiovascolari. ….”
Gli scienziati chiedono urgentemente una maggiore ricerca al fine di definire la vera potenzialità di tali cibi, prima che essi vengano messi in commercio e soprattutto pubblicizzati da persone inesperte.
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[1] Il presente articolo è una traduzione parziale dell'articolo apparso sul giornale citato
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